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22 dicembre 2014

... e fra due giorni è ancora Natale!

 A volte mi trovo a riflettere sulla efferatezza di certi comportamenti umani che supera di gran lunga quella degli animali più feroci. Ultimo fatto atroce che mi viene in mente è l'uccisione crudele di Loris, un bambino di otto anni, a Santa Croce Camerina. Penso poi a questo mondo, abitato da miliardi di persone in estreme difficoltà materiali ed esistenziali a fronte di una minoranza che possiede ricchezze incommensurabili. E mi chiedo che senso abbia condividere questo cielo, questo paesaggio straordinario, tanti beni che la natura è propensa ad offrire a tutti se non riusciamo a condividere gli elementi primari di sussistenza. Molti abitanti di questo pianeta non riescono neanche a godere di quello che possiedono, tanto è eccessivo e - in sostanza - superfluo, altri debbono arrabattarsi in tutti i modi per mettere insieme il pranzo con la cena. 


Non occorre nemmeno proporre la rilettura del bel saggio di Erich From, Avere o Essere, per rendersi conto di quella che sarebbe la via per realizzare la felicità universale. Basterebbe tener presenti i precetti contenuti nelle dottrine delle grandi religioni o, anche, gli insegnamenti dei grandi filosofi - da Platone a Kant - per capire che la nostra attuale società è gravemente malata. Ma l'egoismo spropositato che ci possiede non ci permette di cambiare rotta. 

Al di là di ogni altra considerazione, Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me - la bella frase di Kant a chiusura della sua Critica della ragion pratica - se adeguatamente considerata, oltre a lasciarci con occhi stupiti dinnanzi alla bellezza della natura, dovrebbe stimolarci a ritrovare dentro di noi, in quanto esseri umani, la primordiale distinzione tra Bene e Male, che dovrebbe guidare sempre le nostre azioni. 
Ma in un'epoca in cui il dio denaro governa gli Stati, le comunità grandi e piccole, il cuore stesso dei singoli uomini che lo adorano spesso solo per accumularlo, altre volte per soddisfare bisogni voluttuari ed effimeri, i valori primari sono passati in secondo piano a favore di una corsa distruttiva all'avere. E non voglio parlare della corruzione e degli scandali sempre attuali che coinvolgono politici ed amministratori perché non meritano neanche di essere citati in quest'occasione.

 

In questi giorni mi sono chiesto, piuttosto, come apparirà a Samantha Cristoforetti - la nostra astronauta di Missione Futura - questo nostro piccolo atomo opaco del male e quali sensazioni susciti da quelle altezze. 
Ma è già Natale e per un giorno le convenzioni e le buone maniere ci impongono di essere più buoni con il Prossimo. Con l'anno nuovo riprenderemo la forsennata corsa verso un traguardo già fissato da sempre. 

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